Lingua matura.
Udito di neve.
Sottili intercapedini di corpi.
Ti proteggo nei dettagli.
Ti guardo negli specchi.
Linee che congiungono il mondo.
Triangoliamo i fili.
Snodali. E poi ancora…
“Non c’è ago, non c’è cruna.”
Promesso.
Abbracciamo la carne,
impugniamo le parole,
mostriamo i denti e
lecchiamo le cattive intenzioni.
Uno spillo. È la luce.
“Dai, brucia ancora le leggi.”
“Non ti accontenti.”
Silenzio.
“Non ti accontenti mai”.
E Splendi.
“Il contrario mi rimbomba in testa.”
Ci sono.
Ci sei.
Incisa. Puntata. Maiuscola.